I tatami, all’epoca dell’imperatore Shomu, erano delle stuoie in giunco o paglia di riso intrecciata e pressata che venivano usate come letto, in seguito nell’epoca Heian queste stuoie acquisirono una forma circolare, presero il nome di “enza” e in presenza di ospiti venivano usate per sedersi; solo nel XV secolo si trasformarono in stuoie rettangoli, chiamate “goza”, che venivano usate per dormire.
Con il passare del tempo queste stuoie rettangolari aumentarono di spessore, raggiungendo mediamente i 6 cm, e divennero un elemento d’arredo tipicamente giapponese, col quale si riveste l’intero pavimento.
Struttura del tatami
I tatami hanno un’ampiezza variabile che generalmente è di 180×90 cm oppure di 180×85 cm, vi sono poi tatami quadrati di dimensioni ridotte che possono essere di 80×80 cm o 90x90cm, la misura standard che è quella di 180×90 è usata anche come unità di misura per le stanze, infatti si può esprimere l’ampiezza di una stanza in tatami anziché in metri quadri.
Queste stuoie sono squadrate e orlate da una fettuccia bianca o nera, anticamente i nobili utilizzavano tatami orlati con fettucce ricamate con motivi ornamentali sempre bianchi e neri.
Manutenzione del tatami
In passato i tatami dovevano essere cambiati spesso, ma oggi se puliti con l’aspirapolvere e se non vengono a contatto con troppa umidità che può far si che si creino della muffe, possono durare anche 5 o 6 anni.
In Giappone però esistono sia stanze con pavimenti all’occidentale chiamati “yoshitsu” che stanze con pavimenti in tatami dette “washitsu”, in queste ultime è opportuno camminare scalzi o con le sole calze in modo da non rovinare il tatami ed è per questo motivo che nelle case tradizionali giapponesi le scarpe si lasciano all’ingresso.
Cerimonia del té
Il tatami giocano un ruolo importante anche durante la cerimonia del té, infatti in sostituzione al braciere si può ricavare una buca quadrata in un angolo della stuoia, chiamata ro, al cui interno si mette la brace ed è delimitata da una cornice in legno laccato, chiamata robuchi.
Arti marziali
I tatami sono importanti anche nelle arti marziali, dove vengono poggiati su delle strutture di legno incrociate e formano un sorta di sottile materasso utile ad attutire le cadute, nelle competizioni sono di colore verde o rosso e sono spesso dotati di un bordo seghettato per incastrarsi meglio. Vengono usati i due diversi colori in modo da delimitare le aree di gara.