Tra le piante d’appartamento, quelle appartenenti alla famiglia delle piante grasse (o più propriamente piante succulente, per via dei tessuti capaci di immagazzinare grandi quantità di liquidi) sono probabilmente le più diffuse e apprezzate, per la capacità di adattarsi facilmente a ogni tipologia di arredamento e ambiente, diventandone esse stesse parte integrante.
In molti, però, le acquistano convinti che cactus, agavi e aloe richiedano pochissime o nessuna cura.
E’ davvero così? In realtà, anche le piante grasse hanno necessità della loro dose di attenzioni. Con 5 semplici accorgimenti, e un minimo di impegno, è però possibile mantenere la vostra pianta sana e rigogliosa molto a lungo: vediamoli insieme.
Indice
La giusta dose di acqua
Considerata la loro origine e l’ambiente di provenienza, l’acqua necessaria a una pianta grassa è poca. Proprio per questo, bisogna fare attenzione nel non esagerare in senso opposto, annaffiandola quando non è necessario farlo. In generale, sono validi questi consigli:
in estate, annaffiare la pianta una volta a settimana, ogni 4 giorni nei periodi più caldi;
in inverno, annaffiare la pianta una volta al mese;
in ogni caso, non annaffiare la pianta se il terriccio è ancora umido.
Dentro o fuori?
Abituate al clima torrido del deserto, le piante grasse patiscono soltanto il freddo e l’assenza di luce. Per farle crescere rigogliose e sane, sarà quindi necessario posizionarle in un ambiente luminoso e al riparo dai rigori del freddo.
Nessun problema nel lasciarle all’esterno dell’abitazione, in giardino o su un balcone. Se però la temperatura dovesse scendere sotto i 5 gradi, è consigliabile riportarle all’interno, mantenendole il più vicino possibile a una finestra.
Terra e concimazione
In commercio esistono specifici prodotti e terricci per le piante grasse, ma è possibile anche realizzarlo da sé. Prediligete una tipologia di terreno leggera e drenante, per evitare il ristagno di acqua: potete ottenerlo con una miscela di terra non concimata, sabbia a grana medio-grossa e mattoni triturati; importante anche che il fondo sia sufficientemente drenante e che faciliti la penetrazione dell’aria.
Anche per la concimazione della pianta grassa è possibile reperire ottimi prodotti in commercio, diluibili nell’acqua dell’irrigazione per risparmiare ulteriore tempo.
Vasi e il rinvaso delle piante grasse
Per mantenere la pianta grassa sana e curata, potete utilizzare indifferentemente un vaso di plastica o uno di terracotta. Quest’ultimo garantisce una migliore traspirazione, ed è quindi preferibile.
Il rinvaso della pianta grassa è un procedimento abbastanza raro, soprattutto una volta che la pianta è diventata “adulta”: nelle prime fasi di vita può essere effettuato ogni 2 anni, con un vaso di un diametro leggermente superiore a quello attuale, in un terreno nuovo e concimato. Effettuatelo preferibilmente in primavera o autunno.
Quale scegliere
E’ principalmente una questione di gusti, ma le piante grasse disponibili sul mercato sono davvero tante. Se però cercate un’ispirazione…
per un tocco di colore: Kalanchoe o Carpobrotus
per ambienti piccoli: Fenestraria e Agavi attenuate
arredamento classico? Echinopsis maximiliana
grandi ambienti? Cuscino della suocera e Aloe Vera
arredamento di design? Pilosocereus e Pachycereus
Avete una pianta grassa in appartamento? Condividete con noi i segreti per curarla, rendendola sana e rigogliosa!
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