Lo zafferano è una delle piante aromatiche più utilizzate in cucina, per la sua capacità di dare un tocco in più a ogni ricetta. Lo zafferano è originario dell’Asia Occidentale sebbene nel tempo si sia diffuso con una certa capillarità anche nel Mediterraneo; oggi lo zafferano viene coltivato anche in Italia, specialmente in Sardegna, Marche, Toscana, Abruzzo e Umbria.
Come detto, lo zafferano è ampliamente utilizzato nella cucina italiana per il suo eccezionale sapore; oltre ad essere un ottimo ingrediente, lo zafferano possiede anche una serie di proprietà terapeutiche e medicinali in quanto ricco di vitamine A, B1 e B2 oltre che di carotenoidi.
Lo zafferano, quindi, si dimostra molto utile per combattere l’invecchiamento, per facilitare la digestione, per ridurre il colesterolo e per abbassare la pressione del sangue.
Dopo questa breve panoramica, vediamo come coltivare lo zafferano a casa propria; potete coltivare lo zafferano in giardino ma anche in vaso sul balcone nel caso non disponete nemmeno di un piccolo lembo di terra.
Mettiamo il caso che abbiate a disposizione un giardino e che decidiate di dare inizio a una piccola coltivazione di zafferano.
La prima cosa da fare è proprio valutare la scelta del terreno, in quanto le caratteristiche della terra ove si pianteranno i bulbi sono fondamentali per la buona riuscita della nostra coltivazione.
Per coltivare lo zafferano preferite un terreno molto drenante in cui, quindi, non vi siano ristagni di acqua che potrebbero danneggiare la qualità dei bulbi.
Oltre ad essere permeabile, il terreno dovrebbe anche essere poco pietroso; trovato il terreno adatto, prima di dare inizio alla coltivazione sarebbe opportuno concimare la terra, utilizzando preferibilmente letame naturale. In questo modo arricchirete e “rafforzerete” il vostro terreno, preparandolo alla “semina”. Nel caso in cui non abbiate a disposizione dei fertilizzanti naturali, potete utilizzare anche quelli sintetici ma solo al momento della fioritura.
Preparato il terreno, potete passare a piantare i bulbi; proprio a proposito dei bulbi vi suggeriamo di fare grande attenzione in fase di acquisto, verificando sempre che i “semi” non siano stati attaccati da funghi.
I bulbi devono essere piantati a una buona profondità, all’incirca 10-12 centimetri al fine di evitare che possano riemergere dal terreno, disponendoli in file ravvicinate, ovvero mai a una distanza superiore di 10-15 centimetri l’uno dall’altro.
Quando avrete piantato tutti i bulbi, ricordate che lo zafferano non necessita di tanta acqua; questo significa che i bulbi non vanno innaffiati troppo, anzi in alcuni casi è sufficiente la sola acqua piovana.
In linea di massima, i bulbi necessitano di 3-4 mesi per giungere a maturazione, il che significa che solo trascorso questo tempo potrete iniziare a raccogliere i primi fiori, ovvero i pistilli. Per raccogliere nella giusta maniera i pistilli ricordate di staccarli direttamente dallo stelo, in maniera tale da poter estrarre facilmente i filetti del calice che andranno poi messi in un setaccio e fatti essiccare lentamente. Esistono due possibilità per i pistilli: potete macinarli o lasciarli interi, in entrambi i casi possono essere utilizzati.
In ultimo, si consiglia di coltivare lo zafferano nel mese di luglio quando le temperature sono più alte, e di effettuare la raccolta tra ottobre e novembre preferibilmente nelle prime ore del mattino.
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